Aurea aetas
L’età dell’oro o “età aurea” è un tempo mitico dove la pace e la
giustizia regnano incontrastate. L’eterna primavera con i frutti della
terra nati spontaneamente, accompagna la vita e la morte in assenza di
vecchiaia e dolore. L’uomo vive in natura senza la necessità di vestirsi
o costruire case per ripararsi..
Oltre la visione di Esiodo, distante da Lucas Cranach il Vecchio e
dalla la sua umanità primitiva che viene raffigurata quasi senza
coscienza, la mia interpretazione dell’età dell’oro è coniugale.
Per ritrovare le origini della specie umana ancora in equilibrio con
la natura, prendo ispirazione dalla cultura tradizionale indiana o
dall’arte etrusca ( il Sarcofago di Arnth Tetnies e della moglie Ramtha
Visnai, 370 A.C., a Vulci) o da fotografie di persone comuni che
accettano la nudità come modo di essere privo di artifici e convenzioni
sociali. Invento composizioni dove uomo e donna, nudi, compaiono
in un ambiente esterno naturale, capaci di gesti sinceri e intimi.
L’acqua e l’albero, il sole e la luna sono gli elementi paesaggistici
archetipi della natura.
Raffiguro così una relazione umana sincera e semplice ma non per
questo meno fondamentale e profonda di qualsiasi scena sacra o
mistica. Le figure non idealizzate, evidentemente contemporanee e
comuni nella loro nudità.